Per l’isolamento termico a cappotto di una casa dei primi del Novecento è stato scelto Aeropan
Ci troviamo sulle prime colline reggiane, a Quattro Castella. E qui sorge, dai primi del Novecento, la palazzina privata protagonista di un attento recupero.
Per l’isolamento termico a cappotto è stato scelto Aeropan.
Il miglioramento del confort igrometrico
“Ci troviamo di fronte a una costruzione che ha oltre 120 anni di storia – ci ha spiegato il geom. Armano Fratti progettista del recupero e proprietario dell’edificio -. Ho voluto “trattarla” con tutto il rispetto che merita e migliorarne sia l’isolamento termico che la struttura antisismica senza snaturare la sua anima”.
Per questo motivo, per il miglioramento energetico è stato scelto il pannello Aeropan per la realizzazione del cappotto termico esterno nelle facciate che presentavano fregi decorativi. L’utilizzo di materiali “tradizionali” dagli spessori elevati avrebbe comportato la necessità di staccare i fregi e riposizionarli, ove possibile, successivamente.
“Sono molto legato alla storicità degli edifici – ha sottolineato il geom. Fratti dello studio Burani e Fratti – e voglio sostituire un elemento solo in caso di assoluta impossibilità di fare altrimenti. I fregi, anche se tolti e ricollocati alla fine della posa del cappotto termico, non sarebbero stati più “originali”. Inevitabilmente alcuni si sarebbero irrimediabilmente deteriorati durante lo smontaggio e avremmo perso un pezzo di storia. Ho preferito scegliere diversamente. Ho scelto Aeropan con il suo minimo spessore e così non è stato necessario questo delicato intervento”.
Il miglioramento del confort igrometrico
Un edificio storico, si sa, nonostante la sua innegabile bellezza ha ovvie problematiche a livello di isolamento termico. La palazzina dei primi del Novecento, protagonista di questo attento recupero, non è estranea da questi problemi. Soprattutto di notte il confort interno veniva pressoché azzerato appena il sistema di riscaldamento veniva messo al minimo. Soprattutto al mattino appena svegli era necessario spingere il riscaldamento al massimo per riportare la temperatura interna ai livelli normali.
“Quando parliamo di miglioramento del confort igrometrico di un edificio – ci ha spiegato il progettista – dobbiamo tenere conto di tutti i fattori che compongono l’involucro edilizio. L’involucro di edificio è composto non solo dalle superfici verticali, anche dalle superfici orizzontali e dagli impianti. Tutto deve essere studiato affinché collabori per il miglioramento del benessere ambientale.
Ho aumentato notevolmente l’isolamento in copertura, ho cambiato radicalmente il sistema di climatizzazione invernale, ho spinto moltissimo sui serramenti e ho scelto Aeropan. Questo gioco di squadra ha permesso di ottenere un risultato più che ottimale”.